Dimmi cosa mangi e…

“…Pareva che per uno strano fenomeno di alchimia il suo essere si fosse dissolto nella salsa di rose, nelle quaglie, nel vino e in ogni odore di quel cibo” (Laura Esquivel)

L’olfatto è la guida del gusto. Chi è affetto da anosmia, cioè la perdita dell’odorato, è incapace di apprezzare i sapori.
Cultura olfattiva e culinaria si intrecciano continuamente. L’alimentazione è un elemento chiave per definire sé stessi, la propria identità. “Noi siamo ciò che mangiamo”: le abitudini alimentari, le modalità di preparazione, le preferenze, sono pratiche che rivelano l’identità dell’individuo.

Ciò che mangiamo è marcatore del nostro essere: il cibo ingerito determina l’odore del nostro corpo. Sebbene tutti abbiano un odore personale, definito geneticamente, un odortype non modificabile, il profilo olfattivo umano è per la maggior parte influenzato dall’alimentazione.

Cosa succede quando olfatto e gusto si fondono nella formula di un profumo?
La ricerca artistica diventa alchimia, sconfina in arti diverse e prende in prestito sensazioni e linguaggi di diverse dimensioni sensoriali.

Un assaggio di questa magia l’ha provato chi ha partecipato al workshop “Let’s eat Fragrances!”, tenutosi ad Esxence 2018.

I profumieri Maurizio Cerizza e Cristian Calabrò hanno raccontato il processo creativo messo in atto nella composizione di alcune fragranze “edibili”, create partendo da aromi alimentari e aggiungendo alle note puramente gustative ispirazione olfattiva ed emozionale.

Profumiere e aromatiere hanno lavorato a stretto contatto, unendo gusto e olfatto, componendo accordi da annusare e da assaggiare. Un laboratorio creativo tra cucina e profumeria, un risveglio sensoriale che ha permesso ai presenti di annusare note di lievito e pane e bere note di rosa…

A questo link potete vedere il workshop https://www.youtube.com/watch?v=4_lZkeYWZ

lasciatevi guidare dall’immaginazione…