Il tempo fugge

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”

-Bianconiglio: “A volte solo un secondo”

 

Vivere il presente. Godere di un momento per quello che è, non pensando a ciò che potrebbe diventare.

L’immediatezza guida le nostre relazioni, con le persone, con l’ambiente persino con il profumo. L’immediatezza è alla base della struttura sociale occidentale del nostro tempo: da una società industriale siamo passati ad una società della comunicazione.

Scriveva il futurista Marinetti,“La magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità.” 

Ora siamo ben oltre la velocità. Siamo nell’era della sincronicità.

La sincronicità elimina lo spazio: siamo in grado di essere presenti anche se fisicamente lontani. La telepresenza è il nostro modo di essere nel mondo e i media devono supportare questa condizione,  essendo il più possibile trasparenti. I mezzi di comunicazioni devono mediare senza mostrare come. 

Immediatezza, naturalità e trasparenza. Tutto deve sapere di vita vera. Nella nostra “vera vita on line” siamo sempre connessi gli uni agli altri, siamo sempre presenti, in rete, pronti e immediatamente raggiungibili.

La cultura dell’immediatezza cambia il nostro modo di percepire noi stessi, nel tempo e nello spazio. È possibile che cambi anche il modo di sentire, le nostre preferenze olfattive? È possibile ipotizzare che la fortuna di tante fragranze caratterizzate da composizioni lineari, semplici, sia dovuta al bisogno di immediatezza che permea tutta la nostra vita?

Durante l’ultima edizione di Esxence il dibattito è stato acceso e le opinioni diverse (per approfondire potete guardare il video del panel moderato da Eddie Buliqi https://youtu.be/u8OmbrWdxM0).

Personalmente se penso ad un profumo penso ad un racconto, un’evoluzione lenta dalle note di testa, percepite al mattino appena indossate, fino alle note di fondo, da assaporare la sera togliendo i vestiti. Ma se la comunicazione eletta è quella visuale, anche il profumo deve adeguarsi? e da romanzo diventare “stories” ?

Come una fotografia deve esprimere tutto il nostro modo di essere in un momento. Deve rappresentarci con chiarezza istantanea.

“…  un modo semplice per catturare e condividere i momenti più belli della tua vita.”

La profumeria di nicchia dovrebbe seguire questa corsa o rallentare e provare a cambiare il ritmo? O semplicemente seguire il proprio,  non dimenticando la natura artistica da cui è nata?

Fast Food e Fast Feeling, sensi diversi e medesimo rischio, una base comune di tanti movimenti nati proprio per contrastare questa irrefrenabile corsa.  Eccone alcuni:

Slow Food, ha aperto la strada. Un movimento internazionale nato negli anni 80 in Italia, per combattere “la follia universale della Fast Life e difendere il tranquillo piacere materiale…. Contro l’appiattimento per riscoprire la ricchezza degli aromi e delle cucine locali”.

Slow Flowers, associazione che intende promuovere la scelta di fiori coltivati seguendo i ritmi della natura.

Slow Perfume, un movimento spontaneo che coinvolge diverse attori nel mondo della profumeria, come per esempio l’Osmothèque di Parigi, e intende portare le persone a scoprire le proprie radici olfattive, esplorando la ricchezza della storia del profumo.

Gusto, vista, olfatto…i sensi parlano delle dinamiche sociali.

Cogliere l’attimo. Essere qui e ora. Epicurei o  collezionisti di piaceri, come direbbe Bauman. L’immediatezza è il nostro modo di abitare il mondo e di relazionarci con gli altri: inseguire il tempo credendo di vivere pienamente la vita o forse fuggire solo le attese, le delusioni, gli impegni. Un presente infinto, senza profondità.

Durante il tè a cui prende parte Alice, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina sembrano aver trovato il modo di afferrare il tempo: l’ora del tè non finisce mai, ogni giorno è un giorno di festa, il tè è viene versato continuamente, le tazze sono fumanti…ma questo tè non viene mai bevuto. Si cambia posto, si corre, e non si gode di quel piacere, non si può rallentare.

 

Bibliografia

Bauman Z., La società dell’incertezza

Carroll L., Alice’s Adventures in Wonderland

Muscelli C., L’altro e il tempo dell’immediatezza, Rivista di estetica, 56 | 2014, 35-53

Petrini C. , Slow Food – Le ragioni del gusto

Link:

www.slowfood.com

www.slowflowers.com

www.osmoteque.fr

 

A cura di Beatrice Balzarotti – master’s degree in Anthropology & Ethnology. She studies the forms of communication in their cultural framework, with a sensorial and emotional perspective.